skip to Main Content

LE CASE IN LEGNO E LA RESISTENZA AI TERREMOTI

Un edificio per poter essere antisismico deve rispondere a determinate caratteristiche indicate dalla normativa in vigore e che si traducono in capacità di resistenza del fabbricato e quindi delle sue parti all’evento sismico.

Un edificio, come sopra definito, al manifestarsi di un evento sismico deve rimanere indenne o subire danneggiamenti lievi e soprattutto garantire l’incolumità delle persone.

Purtroppo ciò che accade in Italia periodicamente, per ragioni legate alle caratteristiche idrogeologiche del nostro territorio, ci dimostra che i nostri edifici corrispondono in percentuale molto bassa alla definizione di “edifici antisismici”.

Lo scopo del progettista, di fronte alla normativa tecnica, è di realizzare una soluzione costruttiva accessibile, che metta al riparo gli edifici dalla tipologia di azioni sismiche che prevedibilmente solleciteranno la struttura, consentendole di rimanere inalterata, quindi di non subire crolli, gravi dissesti parziali o totali, ma di riportare tuttalpiù lievi danni, arginabili con interventi circoscritti e di poca entità. L’edificio deve essere in grado di non crollare mai, anche in caso di eventi sismici consistenti, perché, lo ribadiamo, l’incolumità delle persone va sempre garantita, è la finalità più importante.

Se si vuole costruire in modo conforme alla normativa tecnica ed in modo economico, ottimizzando i tempi di realizzazione dell’opera, il legno è il materiale che meglio si presta alla realizzazione di edifici sicuri, anche di fronte ad eventi sismici importanti.

E’ vero che esistono tecnologie validissime che impiegano nella realizzazione di edifici antisismici il cemento armato precompresso con armature in ferro o carbonio nella forma intrecciata preventivamente sottoposte a prove di sforzo. Tecniche basate sull’isolamento sismico che consentono di ridurre notevolmente il trasferimento delle sollecitazioni dalle fondazioni alla sovrastruttura attraverso gli isolatori sismici in materiale speciale. Sono in fase di ricerca nuove tecniche che agiscono sulla struttura in tempo reale durante il sisma e quindi intervengono modificando le caratteristiche di rigidità della struttura. Si tratta in alcuni casi di tecniche estremamente costose.

Il legno è la scelta migliore che permette di realizzare edifici anti sismici con le caratteristiche della bioedilizia a dei costi accessibili. Ecco le altre ragioni:

la maggiore leggerezza rispetto agli altri materiali da costruzione. Durante un sisma le forze che agiscono sul fabbricato sono proporzionali alla massa. La massa del legno è circa ¼ rispetto a quella del calcestruzzo, ciò significa che la violenza del sisma ha un effetto più ridotto e quindi meno distruttivo sull’edificio;la resistenza meccanica del legno è fra le più alte in assoluto. Confrontato con altri materiali, a parità di massa, il legno presenta un comportamento meccanico particolarmente favorevole. Questo significa che le strutture in legno sono in grado di assorbire senza danni anche forze e sollecitazioni importanti;

anche grazie alla resistenza meccanica il legno ha un’elasticità tale per cui sopporta facilmente lievi deformazioni. Durante l’azione del sisma infatti la maggiore elasticità e quindi la minore rigidità del materiale permette di meglio assorbire l’onda sismica;

la sicurezza sismica di un edificio in legno dipende anche dalle connessioni meccaniche. Non dobbiamo pensare all’edificio in legno come ad un corpo monolitico, ma ad un insieme di diversi elementi uniti da connessioni meccaniche. Questi giunti o collegamenti sono un ulteriore aspetto a garanzia dell’elasticità dell’edificio e contribuiscono ad evitare il crollo grazie alla loro azione dissipativa dell’energia violenta del sisma.

Le costruzioni in legno oggi sono realizzate utilizzando principalmente due sistemi.
Il sistema X-lam ed il sistema a telaio. Entrambi i sistemi a elementi piani hanno maggiore resistenza in caso di sisma rispetto alle costruzioni eseguite con il sistema travi e pilastri, infatti la resistenza della struttura è distribuita su tutta la costruzione e non è concentrata in pochi punti.
Tutti ormai conoscono il progetto Sofie del CNR-IVALSA, che ha portato alla realizzazione di un edificio in legno di 7 piani e 24 metri di altezza, in pannelli X-Lam, che ha resistito ad un test antisismico che ha simulato il terremoto di Kobe in Giappone del 1995 di magnitudo 7,2 della scala Richter.

L’X-Lam è un materiale particolarmente tecnologico ed è considerato uno dei “legni ingegnerizzati”. E’ particolarmente adeguato a resistere al sisma. La sua composizione a più strati incrociati, ruotati ad angolo retto uno rispetto all’altro, garantisce all’edificio l’assorbimento e la trasmissione alle fondazioni delle forze del sisma.

Il Sistema a telaio è costituito da un’ossatura portante, con montanti disposti a distanza piuttosto ravvicinata, il telaio di legno appunto, rivestito con pannelli di OSB che insieme costituiscono la lastra. Vengono impiegate sezioni e materiali di rivestimento standard, connessi mediante semplici mezzi di collegamento come chiodi, cambrette e bulloni. Presupposto di base per tutte queste costruzioni è che il legno utilizzato sia stato essiccato artificialmente.

Come abbiamo letto le ragioni sono molteplici per scegliere di costruire in legno, ma l’origine di ogni edificio è sempre un’attenta, consapevole e corretta progettazione, fedele alla normativa in vigore.

Qui di seguito elenchiamo i principali provvedimenti nazionali relativi al rischio sismico, estratti dal sito della Protezione Civile.

Norme Tecniche per le Costruzioni approvate con Decreto Ministeriale del 14 gennaio 2008
“Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni” del Ministro delle infrastrutture, di concerto con il Ministro dell’interno e con il Capo Dipartimento della protezione civile.

Decreto Ministeriale del 17 gennaio 2018
“Aggiornamento delle «Norme tecniche per le costruzioni»” del Ministro delle infrastrutture, di concerto con il Ministro dell’interno e con il Capo Dipartimento della protezione civile.

Opcm n. 3274 del 20 marzo 2003
Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica.

L. 9 novembre 2001, n. 401
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, recante disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile.

Dpr n. 380 del 6 giugno 2001
Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia

D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 112
Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del capo I della Legge 15 marzo 1997, n. 59.

L.15 marzo 1997, n. 59
Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed Enti Locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *